CODICE DEL TURISMO

Sono le imprese turistiche che autorizzate a produrre, organizzare e intermediare – in modo congiunto o disgiunto – viaggi, soggiorni e ogni altra forma di servizio turistico ai clienti-viaggiatori. Rientrano nei servizi l’accoglienza e l’assistenza. Le agenzie di viaggio possono operare con o senza vendita diretta al pubblico.

Il Codice del Turismo, in maniera alquanto sintetica, definisce quale “attività ricettiva” quell’attività finalizzata alla produzione di servizi per l’ospitalità esercitata nelle apposite strutture quali strutture alberghiere e paralberghiere, ricettive extralberghiere, strutture all’aperto e di mero supporto.

L’attività della ristorazione è parte preminente nell’ambito del turismo, potendosi considerare non solo un’attività connessa alle necessità del turismo ma, oggi più che mai, vero elemento di attrattività turistica che si accompagna alla scoperta più profonda del territorio, delle sue tradizioni e delle sue genti.

In Italia si contano circa 30.000 stabilimenti gestiti da imprese, enti, o associazioni pubbliche che attrezzano il tratto di spiaggia in concessione con diversi servizi e che accolgono i bagnanti per la balneazione. Sono assoggettati alle norme stabilite dal Codice della Navigazione, delle Capitanerie di Porto e dei Comuni.

Viene definita “Guida Turistica” chi, professionalmente, “accompagna singoli o gruppi nelle visite ad opere d’arte, a musei, a gallerie, a scavi archeologici, illustrando le attrattive storiche, artistiche, monumentali e paesaggistiche”.
È quindi una professione turistico-culturale che oggi trova spazio anche in altri contesti.

Molte sono le professioni che gravitano nel settore turistico: il Direttore Tecnico d’agenzia di viaggio, la guida turistica e quella ambientale, il Direttore d’albergo, il Consulente di Viaggio, il “promoter” o Commerciale, lo chef, l’animatore… Alcune sono normate, altre no. Ma è bene approfondire le loro caratteristiche e conoscerle tutte.